Il dito di Giovanni Battista

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Delirium Tremens
view post Posted on 5/12/2010, 20:12




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Il giovane san Giovanni emerge da uno sfondo scuro in cui non si riesce a scorgere alcun riferimento spaziale, con una rotazione a spirale del busto che lo pone improvvisamente sotto una luce proveniente da sinistra. Con la mano destra indica la Croce che tiene in mano, suo tipico attributo, e il cielo, invitando l'osservatore a una meditazione sulla venuta di Cristo. Egli si rivolge direttamente con lo sguardo allo spettatore, con un'espressione languida, ambigua e dolcemente sorridente. La fisionomia e l'atteggiamento sono tipici della produzione matura di Leonardo, ed hanno dato origine a svariate interpretazioni allegoriche, sia in chiave cristiana che pagana, tuttavia piuttosto forzate vista l'inequivocabilità del soggetto.

La veste è composta da un pelliccia, tipica veste dell'eremita, cadente e retta dal braccio sinistro, lasciando scoperti il braccio e la spalla destra, dalle proporzioni perfette. I capelli sono folti e ricci, e ricordano la fisionomia del Salaì, allievo di Leonardo che si prestò forse come modello. La forma della capigliatura, stando agli stessi scritti di Leonardo, aveva analogie con gli studi del moto vorticoso dell'acqua, oggetto di approfondimento proprio in quegli anni: "Il moto del vello dell'acqua [...] fa a uso de' capelli, che hanno due moti: [...] l'uno attende al peso del vello, l'atro al lineamento delle volte", cioè la forma dei capelli dipende dalla direzione del peso e dell'increspatura naturale.

Il lento e raffinato sovrapporsi di velature della pittura ad olio è detto "sfumato" e permette di ottenere morbidi e delicatissimi passaggi tra le luci e le ombre, accentuando la plasticità del soggetto e la rotondità delle forme. Impossibile è rilevare tracce delle pennellate, fuse nei tenui trapassi di colore, con velature atmosferiche (cioè che sembrano cogliere la consistenza dell'aria) e degli strati pittorici tono su tono.(Fonte: Wikipedia)



Il punto sottolineato è quello che più mi incuriosisce.
Lo stesso dito, lo troviamo nell'ultima cena, sempre di Leonardo, però sull'apostolo Tommaso.



Però non ci sono informazioni particolari a riguardo. Quello che mi chiedo, è cosa possa significare in questo quadro.

Vorrei approfondire, precisando che si ipotizza, in quest'ultimo quadro, che Leonardo si sia riprodotto in Giuda Taddeo (penultimo a destra) e con lo sguardo rivolto alle spalle di Cristo, si sostiene che esso fosse, in un certo senso, "contro". Però devo ancora approfondire l'argomento.


Inoltre, ho ritrovato lo stesso dito (o forse era una coincidenza) in un altro quadro, però non ricordo più quale. Se lo becco ve lo mostro.
 
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Karma Negativo
view post Posted on 5/12/2010, 20:38




Il quadro che non riesci a trovare è forse la "Scuola di Atene" di Raffaello.
Anche qui c'è un personaggio, più precisamente Platone, con lo stesso dito puntato verso l'alto. Ma credo a indicare il cielo, l'iperuranio da dove provengono le idee assolute che danno forma a tutti gli oggetti del mondo.

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Delirium Tremens
view post Posted on 5/12/2010, 20:44




No, non ricordo fosse questa immagine.. era un'immagine con più soggetti.. Boh, devo ricercarla per bene.

Comunque grazie per avermi ricordato il Platone, me lo ero scordato :)
 
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Karma Negativo
view post Posted on 5/12/2010, 20:55




Bhè, quello è solo un particolare. Nella sua totalità quel quadro ha moltissimi soggetti, tutti filosofi di ogni tipo e di ogni epoca:

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sandcreek
view post Posted on 9/12/2010, 00:48






Battistero di Parma
 
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4 replies since 5/12/2010, 20:12   719 views
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