Delirium Tremens |
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| Il giovane san Giovanni emerge da uno sfondo scuro in cui non si riesce a scorgere alcun riferimento spaziale, con una rotazione a spirale del busto che lo pone improvvisamente sotto una luce proveniente da sinistra. Con la mano destra indica la Croce che tiene in mano, suo tipico attributo, e il cielo, invitando l'osservatore a una meditazione sulla venuta di Cristo. Egli si rivolge direttamente con lo sguardo allo spettatore, con un'espressione languida, ambigua e dolcemente sorridente. La fisionomia e l'atteggiamento sono tipici della produzione matura di Leonardo, ed hanno dato origine a svariate interpretazioni allegoriche, sia in chiave cristiana che pagana, tuttavia piuttosto forzate vista l'inequivocabilità del soggetto.
La veste è composta da un pelliccia, tipica veste dell'eremita, cadente e retta dal braccio sinistro, lasciando scoperti il braccio e la spalla destra, dalle proporzioni perfette. I capelli sono folti e ricci, e ricordano la fisionomia del Salaì, allievo di Leonardo che si prestò forse come modello. La forma della capigliatura, stando agli stessi scritti di Leonardo, aveva analogie con gli studi del moto vorticoso dell'acqua, oggetto di approfondimento proprio in quegli anni: "Il moto del vello dell'acqua [...] fa a uso de' capelli, che hanno due moti: [...] l'uno attende al peso del vello, l'atro al lineamento delle volte", cioè la forma dei capelli dipende dalla direzione del peso e dell'increspatura naturale.
Il lento e raffinato sovrapporsi di velature della pittura ad olio è detto "sfumato" e permette di ottenere morbidi e delicatissimi passaggi tra le luci e le ombre, accentuando la plasticità del soggetto e la rotondità delle forme. Impossibile è rilevare tracce delle pennellate, fuse nei tenui trapassi di colore, con velature atmosferiche (cioè che sembrano cogliere la consistenza dell'aria) e degli strati pittorici tono su tono.(Fonte: Wikipedia)Il punto sottolineato è quello che più mi incuriosisce. Lo stesso dito, lo troviamo nell'ultima cena, sempre di Leonardo, però sull'apostolo Tommaso. Però non ci sono informazioni particolari a riguardo. Quello che mi chiedo, è cosa possa significare in questo quadro. Vorrei approfondire, precisando che si ipotizza, in quest'ultimo quadro, che Leonardo si sia riprodotto in Giuda Taddeo (penultimo a destra) e con lo sguardo rivolto alle spalle di Cristo, si sostiene che esso fosse, in un certo senso, "contro". Però devo ancora approfondire l'argomento. Inoltre, ho ritrovato lo stesso dito (o forse era una coincidenza) in un altro quadro, però non ricordo più quale. Se lo becco ve lo mostro.
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