Caravaggio...

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DiegoLeoni
view post Posted on 18/2/2008, 23:22




Come non aprire un topic sul Caravaggio e la sua cruda realtà dipinta su tela...

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Bianconio
view post Posted on 18/2/2008, 23:23




Un grandissimo artista, grazie a lui in questo momento abbiamo 55 visitatori... :xixi:
 
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lemures
view post Posted on 18/2/2008, 23:25




La luce che egli dipingeva nei suoi quadri era come uno sguardo divino...
 
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Vaede
view post Posted on 19/2/2008, 07:49




Lasciatemi sfogare un attimo, non con Caravaggio che, poverino, non c'entra niente, ma con quell'abominevole stronzata della fiction televisa dedicata in questi giorni al personaggio.

Innanzi tutto, se si fa mente locale, il Caravaggio della fiction avrebbe potuto essere uno qualsiasi degli artisti ritratti negli ultimi anni in altri simili scenggiati. Specie se morti giovani.

Per esempio, sostituendo i costumi d'epoca con costumi moderni ed i pennelli con chitarra e microfono sarebbe ipso facto diventato Rino Gaetano.

Perché, nella visione televisiva, l'artista è sempre:

  1. Buono, molto buono, quasi un santo.

  2. Il suo unico difetto è di essere incapace di mentire

  3. E' cosciente del suo genio e vuole che venga riconosciuto senza dover ricorrere a mezzucci

  4. A volte appare intollerante, ma solo contro la stupidità del mondo.

  5. Tende un po' all'autodistruzione, ma è il prezzo che si paga a stazionare nelle somme vette dell'ispirazione.

Quasi all'inizio della sua carriera vediamo Caravaggio sconvolto dalla scoperta che il titolare della bottega in cui è apprendista si fa un giovane garzone. Ma quando mai! Tutt'al più sarà stato geloso per non essere riuscito a farselo lui.
Più avanti lo vediamo commosso e inorridito, in mezzo ad una folla silenziosa commossa e inorridita quanto lui, assistere alla decapitazione di Beatrice Cenci e di sua madre Lucrezia. Ma sappiamo dalle cronache del tempo che quell'esecuzione, come normalmente capitava, fu accolta con grandissimo entusiasmo dal popolo di Roma, che cadde in deliquio quando, nell'essere portata al ceppo, a Lucrezia Cenci scivolò la camicia scoprendone il matronale seno.
Senza contare il falso storico di Giordano Bruno che arringa la folla prima che le fascine del suo rogo siano accese. Tutti, ma proprio tutti, sanno che fu portato in Campo dei Fiori con la mordacchia sulla bocca proprio perché non potesse dire una parola.

Ma insomma, quando si metteranno in testa questi imbecilli che un artista è una persona vera, come tutte le altre e può tranquillamente essere meschina, vendicativa, avida, invidiosa ed inaffidabile e che Caravaggio, artista inarrivabile, era probabilmente anche tutte queste cose?

Che cosa dobbiamo aspettarci dal prossimo sceneggiato, Tiziano Vecellio, noto come uno dei più memorabili tirchi della storia, che dona i suoi beni in opere benefiche?

Nanni
 
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lemures
view post Posted on 19/2/2008, 10:03




è la tv e le sue fiction...ovvero travisare i fatti...ed è uno dei motivi principali per cui non guardo la tv.
 
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Matteucci_M
view post Posted on 19/2/2008, 15:29




Se dobbiamo stare a contare tutti le cazzate che fanno vedere nella televisione...non ne valrebbe neanche la pena,ricordiamoci che la TV è uno strumento nelle mani di qualcuno,non possiamo aspettarci qualcosa di vero guardandola,se vogliamo qualcosa di quel genere leggiamo un libro... (anche se pure quelli avvolte...)
 
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Vaede
view post Posted on 19/2/2008, 16:34




Solo uno sfogo, è che mi ricordo ancora di quando in televisione facevano degli sceneggiati che valeva la pena di guardare.

Nanni
 
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DiegoLeoni
view post Posted on 19/2/2008, 19:25




CITAZIONE (Vaede @ 19/2/2008, 16:34)
Solo uno sfogo, è che mi ricordo ancora di quando in televisione facevano degli sceneggiati che valeva la pena di guardare.

Nanni

Già... Che brutta involuzione che c'è stata...
 
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lemures
view post Posted on 19/2/2008, 20:29




la tv rispecchia la società...se il pubblico gradisce vuol dire che è quello il livello...
 
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bradipo1
view post Posted on 19/2/2008, 20:47




CITAZIONE (lemures @ 19/2/2008, 20:29)
la tv rispecchia la società...se il pubblico gradisce vuol dire che è quello il livello...

Dissento profondamente, come ho scritto in altro topic, è che chi fa televisone o non ha coraggio o interessi da tutelare.
Ad esempio Angela ha sempre un buon sucesso.

Edited by bradipo1 - 20/2/2008, 22:44
 
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lemures
view post Posted on 19/2/2008, 22:30




si ok, ma allora perchè quando fanno i soliti filmetti scemi o le solite soap opera trite e ritrite la gente le guarda?per non parlare del grande fratello e maria de filippi etc...se non ti piace una cosa spegni e fai altro, se sei teledipendente il discorso è un altro, la tv se trasmette stupidate può essere spenta
 
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bradipo1
view post Posted on 20/2/2008, 00:32




Non mi sono spiegato: indubiamente hai perfettamente ragione che esiste un pubblico che guarda il grande fratello, così come c'è che chi guarda il golf, ma esiste un'altra porzione di pubblico le cui richieste non sono soddisfatte. Ci sono tanti canali, perchè offrire tutti la stessa roba? Ti ricordi quanto il programma dei pacchi lo facevano su Raiuno e Canale5? Siamo costretti ad indicarci l'un l'altro i programmi da vedere come quelli si History Channel.
Ma ovviamete ci vuole coraggio: puoi fare un flop, ma ripeto sencondo te quando hanno mandato in onda dr.House prevedevano il successo che ha avuto? Se mandi una finction su san Pio è facile prevedere il numero di spettatori, ma se mandi un adattamento dell'Orlando Furioso, ne ricordo uno molto bello degli anni '70 che si svolgeva tutto in interni, non sai quanti lo vedranno. Curzio Maltese, il giornalista de 'La Reppublica', ha calcolato che gli spettacoli teatrali hanno un pubblico pagante maggiore rispetto alle partite di calcio, ma non c'è mai uno spettacolo teatrale in televisione. Credo che tutti i frequentatori di questo forum vedrebbero le commedie di Plauto, ad esempio.

P.S. io avrei anche curiosità di vedere una commedia di Nanni.
 
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Vaede
view post Posted on 20/2/2008, 08:27




Piacerebbe anche a me fartene vedere uno... Ma, sai, oggi in Italia nessuno mette in scena un testo di autore italiano vivente. Ciascuno pretende di partire da un proprio testo, di solito pessimi collages di roba disparata. Nella migliore delle ipotesi bisogna prodursi da soli, quando non essere registi ed interpreti di se stessi. Cosa che io mi rifiuto di fare per principio.

L'ultima volta che sono stato messo in scena non me lo hanno nemmeno detto, tanta è la paura di avere a che fare con un autore vivente (Che, diciamocelo, spesso è un grandissimo rompicoglioni). Così l'ho saputo solo quando mi è arrivato un assegno della SIAE e non ho potuto vederlo. Sembra sia stato un buon successo.

La vita dell'artista è avara di soddisfazioni. Immagino mi rivaluteranno da morto. Il più tardi possibile, si spera.

Nanni
 
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lemures
view post Posted on 20/2/2008, 13:01




Bradipo io guardo le commedie di Plauto e ti dirò di più sto cercando di metterne in scena una al mio paese con una compagnia che questo fa...concordo con te sul fatto che ormai la tv pensa solo a fare ascolti indipendentemente dalla qualità del prodotto (basta vedere come i telegiornali fanno sciacallaggio spesso su fatti macabri o comunque tragici per attirare ascolti) però noto con disappunto che c'è un livellamento verso il basso...i programmi fanno a gara a fare più pena degli altri...la qualità è diventata inversamente proporzionale alla qualità del prodotto.
Gradirei anche io vedere un'opera Nannica, di cosa trattano oh nostro commediografo?
 
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Vaede
view post Posted on 20/2/2008, 14:25




Oh, un po' di tutto... Drammi, commedie e roba che non è chiaro sia l'una o l'altra cosa. Pochi personaggi, massimo sei o sette ma di solito meno, ambiente fisso...

Molta azione. Un critico una volta mi chiese come mai avessi questa tendenza, in tempi in cui ci si preoccupa soprattutto dell'evoluzione interiore dei personaggi, ma a me piacciono i colpi di scena, le agnizioni improvvise quando non proprio il Grand Guignol rivisitato. Al momento giusto far sobbalzare gli spettatori sulla sedia o strappargli crasse riate.

Insomma più dramma elisabettiano che tragedia greca anche se, sia chiaro, sono un "moderno" e anche abbastanza compiaciuto di esserlo.

Però per la comicità il riferimento massimo è Aristofane, da cui proprio non si può prescindere.

Se tutto ciò porti ad un buon teatro naturalmente non spetta me dirlo (Oste, com'è il vino?). Quando era rappresentato con una certa continuità ho visto la gente passabilmente attenta, ridere (o sobbalzare) al momento giusto.

Nanni
 
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16 replies since 18/2/2008, 23:22   212 views
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