Lasciatemi sfogare un attimo, non con Caravaggio che, poverino, non c'entra niente, ma con quell'abominevole stronzata della fiction televisa dedicata in questi giorni al personaggio.
Innanzi tutto, se si fa mente locale, il Caravaggio della fiction avrebbe potuto essere uno qualsiasi degli artisti ritratti negli ultimi anni in altri simili scenggiati. Specie se morti giovani.
Per esempio, sostituendo i costumi d'epoca con costumi moderni ed i pennelli con chitarra e microfono sarebbe ipso facto diventato Rino Gaetano.
Perché, nella visione televisiva, l'artista è sempre:
- Buono, molto buono, quasi un santo.
- Il suo unico difetto è di essere incapace di mentire
- E' cosciente del suo genio e vuole che venga riconosciuto senza dover ricorrere a mezzucci
- A volte appare intollerante, ma solo contro la stupidità del mondo.
- Tende un po' all'autodistruzione, ma è il prezzo che si paga a stazionare nelle somme vette dell'ispirazione.
Quasi all'inizio della sua carriera vediamo Caravaggio sconvolto dalla scoperta che il titolare della bottega in cui è apprendista si fa un giovane garzone. Ma quando mai! Tutt'al più sarà stato geloso per non essere riuscito a farselo lui.
Più avanti lo vediamo commosso e inorridito, in mezzo ad una folla silenziosa commossa e inorridita quanto lui, assistere alla decapitazione di Beatrice Cenci e di sua madre Lucrezia. Ma sappiamo dalle cronache del tempo che quell'esecuzione, come normalmente capitava, fu accolta con grandissimo entusiasmo dal popolo di Roma, che cadde in deliquio quando, nell'essere portata al ceppo, a Lucrezia Cenci scivolò la camicia scoprendone il matronale seno.
Senza contare il falso storico di Giordano Bruno che arringa la folla prima che le fascine del suo rogo siano accese. Tutti, ma proprio tutti, sanno che fu portato in Campo dei Fiori con la mordacchia sulla bocca proprio perché non potesse dire una parola.
Ma insomma, quando si metteranno in testa questi imbecilli che un artista è una persona vera, come tutte le altre e può tranquillamente essere meschina, vendicativa, avida, invidiosa ed inaffidabile e che Caravaggio, artista inarrivabile, era probabilmente anche tutte queste cose?
Che cosa dobbiamo aspettarci dal prossimo sceneggiato, Tiziano Vecellio, noto come uno dei più memorabili tirchi della storia, che dona i suoi beni in opere benefiche?
Nanni